Si tratta di un imponente fenomeno carsico costituito da una valle chiusa dallo sbarramento gessoso della cresta fra Monte Mauro e Monte della Volpe. L'acqua viene drenata dall'Inghiottitoio del Rio Stella, sottopassa la Vena e risorge a valle di essa con la Grotta Sorgente del Rio Basino. La continuità di questo grandioso traforo idrogeologico fu prima intuita, poi provata con tracciati colorimetrici e infine fisicamente realizzata dal Gruppo Speleologico Faentino negli anni Sessanta, quando due squadre entrate dalle due diverse grotte si incontrarono a metà strada. La particolarità del fenomeno era peraltro stata puntualmente notata dai contadini residenti e prova ne sia il nome, che deriva da una traduzione inesatta del dialettale Rè d'Stera che significherebbe “Rio di Sottoterra”.
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