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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Avviato nel 1990 e di fatto istituito tre anni dopo, si estende per 36mila ettari a cavallo del crinale fra Romagna e Toscana da La Verna a sud-est, fino all'Alto Tramazzo a nord-ovest. Il cuore dell'area, cioè in pratica quello delle Foreste in senso storico (ex proprietà dei Conti Guidi, poi dell'Opera del Duomo di Firenze, poi dei Lorena e infine dello Stato italiano), gode di forme di tutela ambientale fin dal XV secolo quando si consolidarono forme di prelievo del legname tese a «sfruttar l'interesse senza intaccare il capitale».

In estrema sintesi a forme lungimiranti di selvicoltura praticate dall'Opera e dai monaci Camaldolesi fece seguito a metà Ottocento una lunga operazione di “restauro” guidata da Carlo Siemoni, ingegnere forestale boemo chiamato dai Lorena e stabilitosi a Pratovecchio.
Oggi il Parco vede una foresta di faggi e abeti bianchi fra le più belle d'Europa (insignita di diploma europeo e di recente riconoscimento Unesco per le numerose e ben conservate parti vetuste), una fauna ricca, anche con specie rare (lupo, gatto selvatico, aquila reale, picchio nero, rosalia alpina), una flora microterma accanto ad un contingente mediterraneo proveniente da sud e infine due antichissimi centri di spiritualità - La Verna e Camaldoli - da sempre frequentati e immersi in una cornice ambientale di primissimo ordine.

Altre info su www.parcoforestecasentinesi.it

Località: Bagno di Romagna, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Santa Sofia, Tredozio. Bibbiena, Chiusi della Verna, Pratovecchio Stia, Poppi. Londa, San Godenzo   () | Localizza sulla mappa
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
(foto di Marco Clarici)
 
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