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SIC ZPS Foresta di Campigna, Foresta la Lama, Monte Falco (Rete Natura 2000)

Il sito si estende sul lato nord del crinale appenninico tosco-romagnolo, nel settore a più alta quota tra la Costa Poggio dell’Aggio Grosso (sorgenti del Bidente delle Celle, margine ovest) e il Passo dei Lupatti (sorgenti del Bidente di Pietrapazza, margine est), ed è caratterizzato dalle foreste millenarie di faggio e abete bianco che ricoprono quasi fino in vetta le grandiose banconate arenacee del "tetto della Romagna". Queste foreste offrono un paesaggio solenne, unico in Italia perché sono il risultato di una gestione forestale secolare, sicuramente illuminata e, per certi versi, lungimirante.

Il sito comprende, infatti, incastrata tra le Riserve Biogenetiche di Campigna e della Lama, che includono vaste abetine di diffusione antropica, la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, istituita nel 1959 a tutela di una delle aree selvagge più importanti d’Italia, caratterizzata dalla foresta più vetusta e celebrata della penisola, il cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Su alcune cime (Monte Falco, Monte Penna, Poggio Scali, che oscillano tra i 1.500 e i 1.650 m) sono presenti vaccinieti (brughiere a mirtilli) e praterie secondarie con relitti alpini di grande significato fitogeografico, gli unici dell'Appennino romagnolo, alcuni al limite meridionale del loro areale distributivo. All'opposto, la collocazione al limite settentrionale dell'appennino peninsulare con influenze mediterranee sta all'origine della presenza di alcune specie mediterraneo-montane che non si spingono più a nord di queste latitudini. Non solo la collocazione geotopografica e la gestione amministrativa ma anche i continui aggiornamenti inerenti liste floristiche e faunistiche e la cospicua messe di indagini naturalistiche fanno di questo sito uno dei più importanti e studiati della regione, vero santuario della conservazione naturalistica a livello nazionale e internazionale.
Il sito comprende ben 17 habitat di interesse comunitario, 7 dei quali prioritari.
Tra le specie vegetali rare e/o minacciate presenti figurano Epipogium aphyllum, Epipactis flaminia (endemica), Epipactis purpurata (unica tra le specie del Parco inserita nel Libro Rosso delle Piante d’Italia), Tozzia alpina (unica stazione appenninica), Vaccinium vitis-idaea (il raro mirtillo rosso), i Licopodi Lycopodium clavatum, Lycopodium annotinum subsp. annotinum e la felce Phegopteris connectilis (tre specie al limite meridionale dell’areale distributivo nella penisola), Anemone narcissiflora, Viola eugeniae (al limite settentrionale dell’areale distributivo nella penisola), Saxifraga paniculata, Saxifraga oppositifolia e Saxifraga moschata, Gentiana verna, Centaurea montana, Convallaria majalis, Matteuccia struthiopteris, Dryopteris expansa (limite meridionale adriatico), Filipendula ulmaria (unica stazione romagnola).
Quasi altrettanto lunga potrebbe essere la lista delle specie animali, ma per brevità ci si limita a segnalare aquila reale e gatto selvatico, quest'ultimo di ritrovamento relativamente recente.

Altre info su ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/rete-natura-2000/siti/it4080001

Località: Bagno di Romagna, Premilcuore, Santa Sofia   () | Localizza sulla mappa
Foresta di Campigna
Foresta di Campigna
(foto di Nevio Agostini)
 
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