Il sito si compone quasi interamente di boschi misti di faggio e abete bianco (50%) e di boschi di latifoglie mesofile a dominanza di faggio (40%) con un 8% di pareti rocciose. Ricade nei comuni di Bibbiena e Chiusi della Verna (AR). Con soli 302 ha di estensione è il secondo più piccolo tra quelli che interessano il territorio del Parco Foreste Casentinesi. Comprende la celebre rupe della Verna, dove si trova il santuario francescano ed è dunque un’area di notevole interesse storico-culturale.
Al suo interno si trovano nuclei di antiche foreste montane molto ben conservate, che si sono originate su suoli di derivazione calcarea, rari sull'Appennino toscano, e habitat rocciosi calcarei, anch'essi poco comuni in Toscana, che ospitano specie rare e interessanti. Nei complessi geologici tosco-romagnoli, viene infatti individuata una “Serie della Verna”, che comprende la formazione dei “Calcari a Briozoi”; è questa particolare formazione, alloctona e poggiante su argille scagliose, che ha dato origine alle imponenti scogliere del Monte della Verna.
All’interno del Sito sono presenti 11 habitat di interesse comunitario, di cui 5 prioritari: Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo con stupenda fioritura di orchidee; Foreste alluvionali di ontano nero e frassino maggiore; Faggeti degli Appennini con tasso e agrifoglio; Faggeti degli Appennini con abete bianco; Foreste di versanti, ghiaioni e valloni dell'associazione tiglio-aceri.
Per la fauna si segnalano specie montane, tipicamente di faggeta e in particolare, a riprova dell'abbondante presenza di alberi molto grandi e vetusti, il raro picchio nero (Dryocopus martius).
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