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ZSC Alta Valle del Tevere (Rete Natura 2000)

Coincide e si sovrappone alla Riserva Naturale dell'Alta Valle del Tevere (vedi). Situata pochi chilometri a nord di Pieve S. Stefano, protegge la dorsale montuosa formata da Poggio Tre Vescovi (1.240 m s.l.m.), Poggio Bastione (1.193 m s.l.m.) e Monte Nero (1.228 m s.l.m.), dorsale che segna il confine tosco-romagnolo allungandosi verso sud fino a comprendere la zona del Passo delle Gualanciole. Si tratta quasi esclusivamente di terreni di proprietà del Patrimonio Agricolo-Forestale regionale, attualmente gestiti dall’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, che hanno mantenuto un’elevata naturalità e bellezza.

Il fiume Tevere, che nasce in territorio amministrativamente romagnolo, dal vicino Monte Fumaiolo, scorre, per i suoi primi chilometri, ai piedi della dorsale del Monte Nero, dove riceve le acque del torrente Cananeccia. Il comprensorio dell’area protetta è quasi interamente boscato, con interruzioni del manto arboreo in corrispondenza di prati, arbusteti ed aree a roccia affiorante. Da segnalare i pregevoli boschi misti a olmo montano, faggio e aceri, con la significativa presenza di tigli che costituiscono un habitat forestale, il Tilio-Acerion, la cui conservazione è obiettivo prioritario a livello europeo secondo la Direttiva 92/43/CEE. Le faggete sono in parte ad alto fusto, in parte governate a ceduo; al faggio si
associano comunemente l’acero montano, l’acero ottusato e l’acero riccio; rara ma
importante la presenza di tasso. Nella Riserva sono presenti anche boschi misti di faggio e abete bianco, boschi di latifoglie a dominanza di cerro e rimboschimenti di conifere. I macereti, ambienti caratterizzati da rada vegetazione erbacea costituita per lo più da graminacee (in questo caso Sesleria italica), ospitano importanti e localizzate stazioni di dafne alpina e laserpizio odoroso. Tutta la flora dell’area è comunque varia e interessante: tra le molte specie possono essere segnalate giglio martagone, vischio, genziana sfrangiata, speronella e cotognastro maggiore, oltre ad un ricco popolamento di orchidee. Sui macereti alla base delle ripe scoscese del Monte Nero, cresce il Cirsium alpis-lunae, ossia il cardo endemico di questo tratto dell’Appennino, localizzato in pochissime stazioni. Gli insediamenti umani si riducono ai piccoli abitati di Valsavignone, Castellare e Cerignone, antichi centri fortificati altomedievali, ai quali si aggiungono poche case coloniche sparse, tra le quali il rifugio delle Gualanciole. Lo scarso disturbo e la presenza di boschi ed aree rocciose quasi inaccessibili fanno della Riserva un ambiente ideale per i grandi predatori, come il lupo e l’aquila reale. La fauna comprende anche anfibi localizzati nelle faggete e nei boschi umidi.

Altre info su ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/rete-natura-2000/siti/it4080015

Comune: Verghereto (FC) | Regione: Emilia-Romagna | Localizza sulla mappa
Alta Valle del Tevere
Alta Valle del Tevere
(foto di Nevio Agostini)
 
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