La Sorgente (o Sorgenti, al plurale, o anche Vene) del Tevere si trova a sud-est del Monte Fumaiolo, ed è accessibile dall'alto dal valico di quota 1349 non lontano dal rifugio Biancaneve e dal basso dalla curva sopra il Camping Tiber, in entrambi i casi con il sentiero Cai 104. E' caratterizzata da un discusso monumento, innegabilmente “di regime” (risale al 1934 e consta di una colonna con aquila in bronzo e quattro teste di lupe capitoline; in origine aveva anche tre fasci, rimossi nel dopoguerra), ma da tempo storicizzato e peraltro ben riuscito da un punto di vista architettonico, convogliando il neonato Tevere (“fiume sacro ai destini di Roma”, recita la lapide in loco) in una vasca da cui la colonna emerge come un'isola.
E' comunque la cornice ambientale, fatta da un vetusto bosco di faggi, a impreziosire il tutto. Molto frequentata, l'area è stata abbastanza ben sistemata limitando il più possibile, tramite staccionate, il calpestìo che aveva recato gravi danni al sottobosco. Le Sorgenti del Tevere, gegraficamente poste sul versante toscano del Fumaiolo, furono “inglobate” nella provincia di Forlì nel 1923 da Benito Mussolini per ovvie ragion celebrative: “far scaturire il sacro Tevere nella terra natale del Duce”.
