Razza suina Mora romagnola
La razza suina Mora romagnola è inconfondibile per il mantello marrone scuro tendente al nero a cui deve il nome. E' una razza suina con corpo allungato, alta al garrese circa 80 centimetri e che raggiunge un peso di 250-300 chilogrammi. I verri, più piccoli delle scrofe, hanno zanne molto lunghe, che li fanno assomigliare a cinghiali. In effetti, la Mora romagnola è una razza più vicina al progenitore selvatico delle razze normalmente allevate dall'uomo. Fu allevata comunemente fino agli anni '50 del secolo scorso, poi l'utilizzo venne abbandonato e la razza rischiò l'estinzione, fino al recupero avvenuto in tempi recenti, a partire dagli anni '80 del secolo scorso.
La razza è molto rustica ed adattabile, adatta all’allevamento semibrado anche in territori difficili come la Vena del Gesso. Ha carni di ottima qualità e di sapore eccellente, leggermente più scure e venate di grasso rispetto ai suini normalmente allevati, ma molto più profumate e sapide, assai tenere e dolci. Sono particolarmente adatte per la produzione di salami, prosciutto e cotechino e, dal 2006, sono presidio SlowFood. Presso il macello di Brisighella avvengono tutte le operazioni di macellazione, lavorazione, e stagionatura secondo un disciplinare certificato e garantito da un consorzio a cui sono associati gli allevatori locali e presso cui ha sede il Consorzio di tutela della Mora Romagnola.
Salumi di Mora
(foto di Ivano Fabbri)