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Nuovi cartelli per il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola

In corso i lavori di ritabellazione delle Zone del Parco e dei suoi confini

( 05 Luglio 2024 )

Sono iniziati i lavori di ritabellazione del Parco, con la sostituzione dei cartelli usurati e l’apposizione di nuovi cartelli che rispecchiano la più recente zonizzazione, come definita nel Piano Territoriale approvato con Delibera del Consiglio Provinciale di Ravenna n.59 del 20 dicembre 2023 in vigore dalla pubblicazione sul BURERT n.2 del 3 gennaio 2004 (parte seconda).

Sul campo sono impegnati i manutentori del Parco, che realizzano i lavori in collaborazione con i due ATC di riferimento, ATCRA3 e ATCBO2. Oltre agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), per le ZONE A sono coinvolte nelle operazioni anche le Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Ravenna, con i raggruppamenti di Faenza e Ravenna, e della Provincia di Bologna, con il Corpo Provinciale Guardie Ecologiche Volontarie e il Corpo Guardie Ambientali Metropolitane.

Le squadre sono coordinate dagli Uffici dell’Ente di gestione Parchi e Biodiversità – Romagna che, fornendo l’imprescindibile contributo cartografico, supportano gli operativi.

La zonizzazione delle Aree protette viene definita al momento dell'istituzione dei Parchi e delle Riserve e, per i Parchi, può essere successivamente perfezionata o ampliata in fase di redazione dei relativi Piani Territoriali. 

Su questa base, nel Piano Territoriale del Parco recentemente approvato, l’Ente di gestione Parchi e Biodiversità – Romagna ha ridefinito - di concerto con gli agricoltori e i proprietari terrieri del territorio - l’estensione delle diverse Zone, introducendo inoltre le ZONE D per le aree urbanizzate e urbanizzabili.

La tabellazione è per l’Ente una operazione di grande importanza, che consente di assolvere alle funzioni previste dalle leggi che normano l’istituzione e la gestione dei Parchi regionali e che, aspetto non secondario, permette ai tecnici dell’Ente di avere un contatto diretto con i residenti e gli agricoltori del Parco, collaborando con alcuni dei principali stakeholder della Vena del Gesso Romagnola.

La zonizzazione dei Parchi

Il Piano Territoriale del Parco è lo strumento per definirne le scelte di assetto e utilizzo del territorio e delle sue risorse, oltreché per delineare con maggiore precisione la sua identità e stabilire strategie e interventi prioritari. Nell’elaborazione del Piano, una decisione tra le più importanti è la sua articolazione in zone territoriali omogenee. 

  • La ZONA A, a protezione integrale, racchiude di norma gli ambienti più preziosi, lasciati alla libera evoluzione naturale e in linea di massima accessibili solamente per scopi scientifici e didattici. 
  • La ZONA B, di protezione generale, circonda la Zona A ed è quasi altrettanto interessante dal punto di vista naturalistico; sono in questo caso consentite l’attività agricola e altre attività tradizionali. 
  • Nella ZONA C, di protezione ambientale, dove è in genere più elevata la presenza di nuclei e centri abitati e si concentrano l’agricoltura e le altre attività significative, il grado di tutela è meno forte. In questa Zona il conseguimento di positivi risultati nella gestione del territorio è in una certa misura legato alla capacità del Parco di diventare un partner affidabile e un sostegno per i produttori agricoli e gli altri operatori economici.
  • La ZONA D corrispondente al territorio urbano e urbanizzabile mentre l’Area Contigua, ha funzione di transizione e connessione rispetto al territorio del Parco stesso.

Maggiori informazioni sul Piano Territoriale del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola sono disponibili nella sezione del sito "Pianificazione e governo del territorio".

Una delle squadre al lavoro
Una delle squadre al lavoro
 
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