Carsismo nelle evaporiti e grotte dell'Appennino Settentrionale. Patrimonio Mondiale UNESCO
Le aree carsiche nelle evaporiti dell'Emilia-Romagna sono un fenomeno unico, di straordinario valore non solo geologico, ma anche biologico, archeologico, storico e culturale e la loro quasi totalità ricade all'interno di Parchi Nazionali e/o Regionali: un'area dall'estensione di 3.680 ettari tutelata da leggi regionali, nazionali e internazionali. Tra l'altro, queste aree carsiche ospitano, al loro interno, la più grande e la più profonda grotta epigenica in gesso del mondo.
Il loro valore in campo carsico, geologico, mineralogico, paleontologico, biologico, archeologico ecc. è testimoniato dalle centinaia di pubblicazioni specifiche che hanno visto la luce in un arco di tempo di oltre due secoli. Da questo punto di vista, poi, sono la prima area carsica in assoluto in cui si siano effettuati specifici studi sul carsismo gessoso e ancora oggi sono quella più studiata al mondo.
Il 19 settembre 2023, durante la 45ma sessione allargata del Comitato del Patrimonio mondiale dell'Unesco a Riyadh in Arabia Saudita, la Vena del Gesso Romagnola e la Grotta di Onferno sono state dichiarate dall'Unesco Patrimonio Mondiale insieme ai Gessi Bolognesi e di Zola Predosa, alle Evaporiti di San Leo, all'Alta Valle del Secchia e alla Bassa Collina Reggiana.
Per l'Italia si tratta del sesto paesaggio naturale riconosciuto Patrimonio Unesco, dopo le Dolomiti, l'Etna, le Eolie, le Faggete vetuste e Monte San Giorgio.
Un ulteriore riconoscimento a dimostrazione che il nostro territorio è ricco di eccellenze naturalistiche da valorizzare e proteggere.
Il Parco della Vena del Gesso Romagnola e la Riserva di Onferno, grazie già all'eccellente livello di centri visita, sentieristica e accoglienza, sono pronti ad accogliere i visitatori che vorranno apprezzare questo straordinario paesaggio naturale, oggi patrimonio dell'umanità.
Il canyon nella grotta di S. Calindri
(foto di Graziano Agolini)
(foto di Graziano Agolini)
(foto di Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola)
(foto di Piero Lucci)
Grotta della Tanaccia
(foto di Piero Lucci)