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Meiogypsos

Meiofauna delle acque carsiche della Vena del Gesso Romagnola

La Vena del Gesso Romagnola, con i suoi spettacolari paesaggi e le caratteristiche uniche della roccia gessosa, ospita affascinanti mondi sotterranei che hanno stimolato una vivace attività speleologica nel corso del tempo, portando alla scoperta e all'esplorazione di oltre 300 grotte.

Nel corso della storia, il significato delle grotte per l'essere umano ha assunto molteplici forme. Questi ambienti sotterranei sono stati utilizzati per i più svariati motivi, guardati con timore e fascino e frequentati per fini esplorativi. Solo più recentemente, le grotte sono state prese in considerazione come sedi di ricerca scientifica. In questo contesto, il mondo della biodiversità cavernicola è sicuramente tra i meno indagati, nonostante il suo studio sia di fondamentale importanza per la conoscenza approfondita dell'ambiente ipogeo, spesso dimora di specie non ancora descritte.

Il progetto Meiogypsos si propone di aumentare le conoscenze sul mondo biospeleologico delle grotte della Vena del Gesso Romagnola e in particolare sulla meiofauna, ovvero l'insieme degli animali che abitano i sedimenti dei laghetti e dei corsi d'acqua, con dimensioni che vanno dai 63 µm ai 1000 µm e provenienti dai più diversi gruppi tassonomici.

Oltre ad approfondire le conoscenze sulla biodiversità delle grotte, il progetto si propone di utilizzare la meiofauna come indicatore per comprendere meglio la connettività tra le grotte e tra queste e l'ambiente esterno. Analizzando la distribuzione e la diversità delle specie presenti, è possibile ottenere informazioni sulle dinamiche degli ecosistemi sotterranei e sui collegamenti tra le reti carsiche della Vena del Gesso Romagnola.

Il progetto è finanziato nell'ambito del programma di ricerca del Centro Nazionale della Biodiversità "National Biodiversity Future Center (NBFC)", a valere sulle risorse del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) e del fondo europeo NextGeneration EU. Tale finanziamento ha permesso di destinare una borsa di studio a una giovane naturalista, Petra Cattano, che fino alla fine del 2025 si occuperà del progetto in piena sinergia con i tecnici dell'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna e in collaborazione con l'Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) partner dell'NBFC.

Proprio la collaborazione con il personale tecnico dell'Istituto di Ricerca Sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSA-CNR) consentirà lo svolgimento di analisi genetiche innovative attraverso l'utilizzo del metabarcoding: tecnica che permette di identificare contemporaneamente le diverse specie presenti in un campione attraverso l'analisi delle loro tracce di DNA.

Obiettivi

L'obiettivo principale del progetto è quindi lo studio della meiofauna ipogea e della microbiologia delle acque di alcune grotte della Vena del Gesso Romagnola attraverso tecniche di metabarcoding, innovative perché mai utilizzate per le ricerche nelle grotte dell'Area protetta. I dati raccolti contribuiranno ad ampliare le conoscenze sulle specie presenti nelle grotte esplorate e a valutare la connettività tra le grotte e tra queste e l'ambiente esterno, spesso fattore di vulnerabilità degli acquiferi carsici. 

Tra gli obiettivi del progetto fondamentale sarà anche il coinvolgimento della comunità locale e in particolare di quella legata al mondo speleologico come la Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (FSRER), i gruppi speleologici locali (in particolare i gruppi locali Gruppo Speleologico Faentino e Ronda Speleologica Imolese), "La Nottola" (Associazione di Promozione Sociale e Sportiva Dilettantistica senza fini di lucro per la promozione e la difesa dell'ambiente, attraverso l'educazione ambientale, l'attività sportiva, l'accompagnamento in natura e in grotta) e le Guide Speleologiche del Parco.

La comunità sarà coinvolta attraverso attività di comunicazione finalizzate alla condivisione degli obiettivi e dei risultati ottenuti e alla sensibilizzazione verso il mondo della biodiversità ipogea. Inoltre, è prevista la partecipazione a convegni scientifici per aggiornare la comunità accademica. 

Approfondimenti
Incontro NBFC-CNR: Biodiversità e Innovazione nelle Aree Protette
La tecnica del Metabarcoding

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