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I concerti alla Cava Marana

Tutti i venerdì di giugno ore 21.15

( 09 Giugno 2022 )

Con giugno sono iniziati i concerti nella ex cava Marana, concerti che si protrarranno per tutti i venerdì del mese alle ore 21.15. Naturalmente, aldilà dell’alta qualità del contenuto, curato dalla scuola comunale di musica “G.Sarti” di Faenza nella persona del direttore Donato D’Antonio, è il contenitore ad attrarre con il suo profondo fascino rupestre e selvaggio. Si tratta infatti di un’ex cava di gesso, nata nel 1929 a seguito del decreto prefettizio che vietava l’escavazione a ridosso del centro storico, ma che nel secondo dopoguerra iniziò gli scavi in sotterraneo, operazione che consentiva di lavorare anche d’inverno con eventuali intemperie e che riduceva al minimo lo sterro delle argille di superficie. Il gesso è infatti uno dei pochi minerali estraibili sia a cielo aperto che in galleria. La cava (meglio sarebbe dire la miniera), gestita dalla ditta brisighellese Liverzani & Malpezzi, fu attiva fino al 1976 quando, per minaccia di crolli, chiuse i battenti. Abbandonata a se stessa, è stata acquisita una decina d’anni fa dal Parco regionale della Vena del Gesso romagnola che l’ha dotata di impianto elettrico ed adibita a sede di concerti e di visite guidate a carattere ambientale. L’aspetto ricorda infatti quello delle Latomie di Siracusa, con imponente ingresso, pilastri di sostegno, ampi cavernoni; sul fondo, complice l’accumulo di un velo d’argilla impermeabile (che è quella di interstrato cioè di intercalazione tra uno strato di gesso e l’altro), si è formato un lago naturale alimentato dalle acque piovane che pervengono qui per stillicidio dopo aver attraversato un “pacco” di roccia di circa 80 metri di spessore oppure, in casi eccezionali, anche dall’immediato esterno per “colature” delle precipitazioni. Per inciso, è interessante notare il “livello di piena” riconoscibile per il colore scuro e alto circa 40 centimetri più di quello attuale, a riprova della siccità degli ultimi due/tre anni.

Il lago fa da sfondo ad un incantevole scenario con al centro un semplicissimo palcoscenico ricavato da una piattaforma in plastica e, di spalle, un anfiteatro naturale in terra battuta, più elevato del palcoscenico, un po’ come negli antichi teatri greci solo che qui non ci sono gradoni in pietra ma solo un’inclinata superficie di umida terra: il parco mette a disposizione qualche decina di sedie – che vanno a ruba - ma i visitatori si arrangiano perlopiù con stuoie e materassini perché poi ascoltare musica semisdraiati, si sa, è un’autentica goduria. La temperatura è sui 18 gradi, altra goduria purché si disponga di un maglioncino o simili, e nell’attesa del concerto è bello vedere gli spettatori a bocca aperta che contemplano questo ipogeo artificiale ma solenne come e più di una grotta naturale, dove fra l’altro, a sinistra, occhieggia il pertugio di una cavità naturale intercettata dall’attività estrattiva e dotata della placchetta metallica che indica il numero di catasto a cura della Regione Emilia Romagna. Qualche pipistrello magari volteggia spaesato mentre sulla superficie del verdissimo lago compaiono i cerchi concentrici delle goccioline di stillicidio. Il prossimo venerdì, 10 giugno, ci saranno le musiche di Ennio Morricone, il 17 quelle dell’aube Enchantée (flauto e chitarra per rievocare Ravi Shankar, Astor Piazzolla e Tan Dun), poi sarà la volta finale di Vuelvo al Sur (un sax soprano ed una chitarra per le arie di Ginastera, Piazzolla e de Falla). L’ex Cava Marana si trova sulla provinciale Brisighella-Riolo Terme a 2,5 km dal paese dei tre colli, esattamente all’altezza dello stesso parcheggio utile per scendere alla Grotta della Tanaccia. Val la pena ricordare che i posti-auto sono pochi e che meglio sarebbe parcheggiare presso il Santuario del Monticino e raggiungere il sito a piedi (15 minuti) con il sentiero che attraversa il Museo all’Aperto del Parco Geologico omonimo. Oppure, il 17 giugno, sarà possibile esser accompagnati da Cai Faenza e Associazione Leopodistica che partiranno alle 19 dalla comodissima stazione ferroviaria per attraversare il centro storico del paese dei Tre Colli. Prenotazioni ad info@leopodistica.it, info@caifaenza.it, e info@scuolasarti.it.

Venerdì 10 e 24 giugno ci sarà invece la visita guidata al borgo medievale di Brisighella con partenza sempre alle 19 dalla Stazione e degustazione guidata di oli, formaggi, salumi di “mora romagnola”, carciofo moretto, scalogno, confetture e mieli con un calice di albana, trebbiano o sangiovese (commerciale@brisighello.net). Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito.

I concerti alla Cava Marana
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